Invitiamo tutti agli incontri del 3 e 4 Maggio a Milano, rispettivamente alla Biblioteca di Baggio (Zona 7) e a quella di Città Studi (Zona 3), dove approfondiremo, per il tempo che abbiamo, cos’è l’Economia Mista.
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Introduciamo cos’è l’Economia Mista con un pezzo del prologo al libro “Economia Mista, oltre il Capitalismo” di Gulliermo Sullings.
[…]Molto è quello che si è tentato, e molto è quello che si è potuto imparare da ogni fallimento. Oggi sappiamo che non si tratta di imporre un’economia centralizzata e burocratica nella quale uno stato burocratico detta e controlla tutto, ma neanche si può sperare che il mercato amministri la giustizia sociale né che pianifichi lo sviluppo. Neanche si tratta di una “terza via” dove lo stato chiede al potere economico il permesso di realizzare timide riforme cosmetiche, perché ciò non è altro che capitalismo mascherato con buone maniere. Non si può parlare di sistemi misti come se si tentasse di mescolare acqua con olio, perché l’olio farà sempre in modo di finire sopra l’acqua; si tenta di creare un nuovo sistema, una nuova sostanza che forse riscatti alcune proprietà dell’olio e dell’acqua, ma incorporandone altre, più adeguate ad un essere umano che sta crescendo.
L’Economia Mista è un sistema appoggiato sui pilastri di una democrazia reale e partecipativa, non su una democrazia formale nella quale i pseudo rappresentanti del paese non sono altro che i soci e complici del potere economico, inerpicati nelle cupole dei partiti tradizionali, offrendo all’elettorato false opzioni che inevitabilmente finiscono in tradimento.
In una democrazia partecipativa, lo Stato non sarà più un’entità dissociata dagli individui, ma si trasformerà in una sorte di Stato Coordinatore, in una sorte di intelligenza sociale che proteggerà l’interesse dell’insieme. Il governo non sarà più bottino degli arrivisti ma sarà lo strumento dell’organizzazione sociale, maneggiato da rappresentanti genuini e volenterosi.
Questo concetto di Stato Coordinatore, come intelligenza collettiva, dissolverà le contraddizioni tra gli interessi dello stato e gli interessi degli individui. Da quel punto di vista, ogni intervento dello Stato nell’economia si dovrà capire come la necessità di regolare il funzionamento economico a partire da una visione più ampia di quella che riguarda le imprese e gli individui, ma precisamente per favorire equamente il funzionamento economico degli individui e delle imprese.
In un Sistema di Economia Mista, si risolverà la radice dell’iniquità nella distribuzione della ricchezza, trasformando il funzionamento interno delle imprese attraverso la partecipazione dei lavoratori nei guadagni, nella proprietà e nella gestione delle stesse. A sua volta, l’implementazione di riforme agrarie lì dove siano razionali e necessarie, e una modifica sensata nel diritto di eredità, metteranno limite agli eccessi di potere economico che tanto danno hanno causato all’umanità.
In un Sistema di Economia Mista non si permetterà il controllo monopolistico delle risorse strategiche e dei servizi fondamentali da parte di gruppi di potere che sfruttano la popolazione. Lo Stato non potrà mai rinunciare al suo dovere di farsi carico del rispetto dei diritti umani, tra cui ci sono la salute e l’educazione pubbliche e gratuite a un livello di eccellenza e non della “cosa minima per i poveri”. Lo stato sarà l’unico che potrà porre fine allo sfruttamento irrazionale delle risorse che sta distruggendo l’ecosistema.
In un Sistema di Economia Mista, non si lasceranno liberate unicamente al mercato l’iniziativa per l’investimento produttivo e la generazione di impiego, ma esisteranno politiche attive di sviluppo, guidando gli imprenditori privati o intervenendo per generare investimento. Lì dove l’economia privata non arrivi ed esistano risorse non sfruttate e gente senza lavoro, lì starà lo stato a implementare politiche attive.
In un Sistema di Economia Mista, si smantelleranno la speculazione e l’usura della banca privata, mediante la creazione di una Banca Statale senza interesse che finanzi lo sviluppo e ponga termine al controllo dell’economia da parte dei capitali speculativi che si stanno impadronendo di tutto. Sicuramente la lotta contro la speculazione finanziaria, sarà una delle principali che dovrà portare avanti l’umanità; e questa volta lo stato, i lavoratori e gli imprenditori produttivi saranno uniti, perché tutte sono vittime del mostro della banca.
In un Sistema di Economia Mista, lo stato garantirà l’uguaglianza di opportunità, senza che la capacità economica sia sinonimo di potere sulle persone, e senza che il benessere economico sia sinonimo di una corsa consumistica sfrenata. […]
Nel blog trovate alcuni approfondimenti rispetti alcuni punti del prologo, in particolare approfondimenti sul tema cos’è il denaro e l’intervento dello Stato Coordinatore per sciogliere i nodi speculativi.
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