Il 3 Novembre 2012 alle ore 16.30 c’è stato l’intervento di Valerio Colombo al Terzo Simposio Mondiale “Un Nuovo Umanesimo per una Nuova Civiltà”.
Valerio è promotore del gruppo di studio sui nuovi modelli politico-sociali del Partito Umanista in Italia e parlerà del tema:
“La crisi attuale è davvero “economica” o la si può vedere come il punto di rottura dell’asse tra le attuali democrazie rappresentative e l’economicismo? Quali nuovi processi possono partire da questo punto di rottura?”
L’avvento degli Stati Moderni ha dato inizio, pochi secoli fa, a un processo di messa in discussione del concetto di sovranità che ha iniziato a spostarsi dai monarchi assoluti verso altri soggetti, fino ad arrivare alle attuali democrazie rappresentative.
Questo processo si è intersecato e retro-alimentato con quello di rivoluzione del sistema economico-produttivo che ha condotto fino all’attuale “capitalismo” e la classe dominante emersa da tale sviluppo è stata in sostanza la beneficiaria dello spostamento di sovranità di cui sopra, riuscendo addirittura a varcare i confini degli Stati e acquistando una vera e propria sovranità di fatto a livello internazionale.
Da questo punto di vista si potrebbe scorgere nell’attuale crisi definita semplicemente “economica” un punto di rottura in cui questo processo raggiunge i propri limiti.
Le “democrazie” (rappresentative) sorte negli ultimi due secoli di dominio dell’economicismo hanno avuto proprio come tallone d’Achille il problema del riferirsi, dei rappresentanti eletti, non ai propri elettori, ma ai propri sponsor economici.
Il vortice attuale potrebbe essere quindi visto come punto di arrivo di questo fenomeno: il momento in cui la promessa di democrazia apparsa nel XX secolo scopre i suoi limiti che consistono in una rappresentatività che non garantisce appunto la democrazia stessa.
Ecco che sorge allora la necessità di un nuovo salto, più ambizioso ancora di quello che mise in discussione le monarchie assolute. Una nuova rivoluzione del concetto di Sovranità che permetta, per la prima volta, il controllo diretto dello Stato da parte del popolo. Un nuovo concetto di Stato altamente partecipato, che adotti un modello economico-produttivo che superi quello capitalista, prendendo da esso alcuni elementi positivi e aggiungendone altri, altrettanto buoni, emersi dalle esperienze socialiste (Economia Mista) – cosa impossibile senza il nuovo ingrediente: la partecipazione diretta di tutti nelle decisioni attraverso forme di sovranità baste sulla democrazia diretta (Stato Coordinatore).
Tutto questo ovviamente richiede modelli organizzativi altamente complessi e soprattutto un salto di livello nella qualità di educazione, consapevolezza e responsabilità di ogni essere umano.
Valerio Colombo
41 anni, consulente informatico ed esperto di editoria, attualmente si occupa di sistemi di gestione della conoscenza aziendale. Da 23 anni è attivista del Movimento Umanista e del Partito Umanista, per il quale è stato candidato sindaco per Milano nel 2006, oltre ad aver partecipato per diversi anni all’equipe di coordinamento nazionale e all’equipe mondiale che nel 2010 ha promosso la ristrutturazione del Partito Umanista Internazionale di cui oggi è un semplice tesserato.
Ha coordinato il gruppo di lavoro sui nuovi modelli economici del Forum Umanista Europeo e sta promuovendo il gruppo di studio sui nuovi modelli politico-sociali del Partito Umanista in Italia.