Oggi ci troviamo ad avere questa piccolo angolo di libertà, conquistato con grande fatica, lottando contro il fascismo e con due guerre mondiali. Ovvero, la nostra democrazia italiana. Purtroppo oramai consumata. Almeno ci resta il voto, mi sembra. Ragioniamoci sopra.
Tutto lo spazio mediatico che si è dato al sentimento di attacco ai rappresentanti democraticamente eletti, lo considero sospetto, sia esso in televisione, su carta , su web o nei social network. Poi certo si è dato spazio ai vari programmi e talk-show spazzatura, ma questo non è certo una novità.
Se veramente il potere politico avesse tutto questo potere perché dovrebbe dare spazio a dei media che lo denigrano?
Allora chi è che ha più potere della politica da poter denigrare i politici, ma sopratutto la democrazia?
La realtà e che esistono poteri finanziari , che sono i “burattinai” della democrazia parlamentare. Perché mai dovrebbero denigrare la democrazia formale che essi stessi hanno manipolato fino ad oggi? Fino ad oggi hanno fatto grandi affari con essa!
Questo “stato parallelo” delle grandi banche, con un forte monopolio sul denaro, ha inginocchiato gli Stati , le aziende e le famiglie, perché vuole che ci “risentiamo” con la politica e la “democrazia formale” ? Vero è che i politici ci hanno tradito e questo è sicuro.
Forse il nostro “risentimento” verso la politica e la perdita di fiducia nella democrazia fa in modo che che non ce la prendiamo con i reali responsabili? Forse polverizzando la nostra fiducia nella democrazia questo “stato parallelo” potrà esplicitare la sua forma anti-democratica?
Ultimamente, sento spesso le parole “mandiamoli tutti a casa” , “diminuiamo il numero del Parlamentari”, “tagliamo le province”, addirittura ho sentito dire da coloro che parlano di “democrazia diretta”! Ancora, altri deliri: tagliamo i numeri di consiglieri comunali in città da 15000 abitanti … quando i consiglieri prendono un gettoncino di presenza (50€ se ci arrivano e una volta ogni 15 giorni) e si sbattono per amore del proprio territorio. Questa è la politica sana, ma parlare di eliminarla è come sparare sulla croce rossa!
Ma di cosa stiamo parlando?
Dove è la tanto sbandierata democrazia diretta?
Verremo consultati davvero?
Non mi piacciano proprio queste prese di posizione ambigue. C’è rancore, c’è risentimento, c’è distruzione, non c’è un immagine di costruzione, un idea di futuro collettivo. A parte i vagheggiamenti della rete che in se permette di decidere, etc… Ma signori io sono un informatico e lavoro sulle reti e su internet da anni…
Di cosa stiamo parlando???
Di per sé internet non è ne buono ne cattivo, è solo uno strumento. E’ un’opportunità, una grande potenzialità. I guru della rete (ovvero abili professionisti informatici, ndr) di certi movimenti fanno sotto sotto i furbi. Stanno giocando la partita, non tanto per dare strumenti alla base, ma per orientare un consenso, veicolare un leader, orientare un malcontento, che certo esisteva già. Quello effettivamente non lo hanno creato loro.
In questi giorni sento dire che molti voteranno la rete…. ovvero coloro che hanno saputo abilmente utilizzarla in forma esplosiva, in una forma parente di quella della TV. Si è assistito a spettacoli pirotecnici (dal palco, ndr) in molti città. Si è sentito dire quello che ci sia aspettava di sentire e quindi tutto bene uno pensa “voto il cambiamento”.
Ma avete letto gli altri programmi?
Per lo meno di quelli che non sono stati responsabili e/o complici dell’attuale situazione?
Dal mio punto di vista (evito di leggermi approfonditamente) tutti quei partiti che propongono il neo-liberalismo nella varie sue forme, dato che è sempre la stessa “ricetta” nel menù della politica degli ultimi 20 anni. Privatizzare, flessibilità, tagli, che tristezza! Ci hanno già fregato abbastanza. Hanno fatto scelte economiciste e ci ha portato a questo disastro.
A questo punto, ne rimangono pochi programmi da leggere, per fortuna, almeno li leggiamo veramente, ma non facciamo l’errore di scartare quelli che tanto non riusciranno a vincere, perché ciò che conta sono almeno due cose:
– il programma
e
– chi sono e cosa hanno fatto fino ad oggi, coloro che propongono tale programma.
Certamente il “Movimento delle stelle” ha problemi di democrazia interna (qua il loro programma) , ma non è l’unico, anche se effettivamente mi sembra il più baronesco, a parte il partito dei cavalieri…
Per cui anche nel leggermi il programma di “Rivoluzione Civile”, so che non spiccano per democrazia interna le sue compagini interne, devo dire che mi ritrovo su tantissimi punti del programma e questo l’ ho scoperto solo leggendolo.
Alcuni punti che mi piacciono, presi dal loro sito:
- Vogliamo un’Europa autonoma dai poteri finanziarie una riforma democratica delle sue istituzioni.
- Siamo contrari al Fiscal Compact che taglia di 47 miliardi l’anno per i prossimi venti anni la spesa, pesando sui lavoratori e sulle fasce deboli, distruggendo ogni diritto sociale, con la conseguenza di accentuare la crisi economica.
- Il debito pubblico italiano deve essere affrontato con scelte economiche eque e radicali, finalizzate allo sviluppo, partendo dall’abbattimento dell’alto tasso degli interessi pagati.
- Accanto al Pil deve nascere un indicatore che misuri il benessere sociale e ambientale;
- Contrastiamo ogni forma di razzismo e siamo per la cittadinanza di tutti i nati in Italia e per politiche migratorie accoglienti;
- Siamo per il contratto collettivo nazionale, per il ripristino dell’art. 18 e per una legge sulla rappresentanza e la democrazia nei luoghi di lavoro.
- Vogliamo creare occupazione attraverso investimenti in ricerca e sviluppo, politiche industriali che innovino l’apparato produttivo e la riconversione ecologica dell’economia.
- Vogliamo introdurre un reddito minimo per le disoccupate e i disoccupati.
- Vogliamo che le retribuzioni italiane aumentino a partire dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle tredicesime.
- Vogliamo difendere la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina.
- Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua.
- Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da ogm, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali.
- Vogliamo eliminare l’IMU sulla prima casa, estenderla agli immobili commerciali della chiesa e delle fondazioni bancarie, istituire una patrimoniale sulle grandi ricchezze.
- Vogliamo colpire l’evasione e alleggerire la pressione fiscale nei confronti dei redditi medio-bassi.
- Vogliamo rafforzare il sistema sanitario pubblico e universale ed un piano per la non-autosufficienza.
- Vogliamo il diritto alla casa e il recupero del patrimonio edilizio esistente.
- Vogliamo abrogare la controriforma pensionistica della Fornero, eliminando le gravi ingiustizie generate, a partire dalla questione degli “esodati”;
- Va ricondotta la funzione dell’esercito alla lettera e allo spirito dell’articolo 11 della Costituzione a partire dal ritiro delle truppe italiane impegnate in missioni di guerra.
- Va abrogata la riforma Monti delle Forze Armate, vanno tagliate le spese militari a partire dall’acquisto dei cacciabombardieri F35 e di tutti i nuovi armamenti.
Inoltre mi sembra utile, guardando il loro sito, trovare la biografia dei candidati. Leggere cosa scrivono. Devo dire che ho trovato persone con una storia di impegno politico importante.
Vi consigli di scaricarvi il programma in pdf completo di 21 pagine. Vale la pena prima di votare, spendere del tempo per informarsi. Ma questo vale nel caso di qualsiasi partito vogliate votare.
La politica, come la finanza, la religione e tutti i settori dell’agire umano vanno “umanizzati” e questo è un compito che dipende da ognuno di noi, a partire dalla nostra sensibilità personale.
Per l’immediato futuro dovremmo iniziare ad esercitare il diritto a candidarci direttamente per penetrare il sistema politico e proteggerlo dalla “mano invisibile” della finanza che se ne è impossessata quasi interamente.
Dovremmo, come popolazione penetrare il sistema politico per puntare ad approvare una “legge di democrazia reale” che trasformi la struttura del potere stesso per farlo diventare: decentrato, distribuito e fortemente vincolato alle decisioni delle comunità.
Ma una nota importante, per tendere alla democrazia reale, dobbiamo iniziare a dedicare tempo a leggere i programmi e informarci sui candidati, prima di votarli.
Per tendere ad una democrazia reale dovremo iniziare ad interessarci a tutte le questioni a cui saremo chiamati a decidere, studiando e appassionandoci ad esse, con l’interesse genuino per la comunità umana in cui viviamo. Dovremo iniziare a vivere come se fossimo veramente i sovrani e quindi dovremo spendere tempo, energie. usare cuore e cervello per capire i temi su cui dovremo decidere…
Per passare ad una democrazia diretta non basta dire “dare il potere alla rete”, oppure dare potere “alla gente e attraverso la rete la gente decide”. Perché con quale passione, valori, competenza ed interessi deciderà? Rimane un mistero.
Fare un grande lavoro di valorizzazione dell’atto di interessarsi a comprendere le varie problematiche su cui si andrà a decidere, sull’interesse sociale di tali scelte e non solo per il proprio tornaconto personale. Sarebbe un grande atto di ingenuità (da parte di molti, ndr) credere la rete sia strumento in se di democrazia diretta. Infatti, come tutti gli strumenti umani si presta a distorsioni e cattivi utilizzi. E’, in sintesi, un potente strumento che di per sé non è né buono, né cattivo. E’ solo uno strumento.
Nel frattempo che diamo la cultura e le informazioni per decidere all’uomo comune, io non denigrerei la politica, come in generale l’agire umano. Mi sembra interessante esercitare questo piccolo diritto che è il voto , che abbiamo anche in queste elezioni politiche 2013. Sarebbe buono arrivare preparati approfondendo i programmi reali e le persone di ogni lista.
Questo articolo ovviamente rispecchia la mia opinione personale e anche i miei personalissimi errori di battitura e grammaticali…. 😀 (che sono state corrette dalla redazione a posteriori, ndr).
Saluto tutti i lettori, ovviamente… buone votazioni.