Nel mese di agosto, al Campeggio Umanista, ho organizzato un incontro di approfondimento dell’imminente referendum costituzionale.
Durante gli ultimi mesi ho studiato il libro “La Costituzione nella Palude”(uscito a dicembre 2015) di Luciano Barra Carraciolo; poi ho ristudiato il libro “Introduzione alla Costituzione”(1986) di A.Baldassare e C.Mezzanotte per le Scuole Superiori (di cui non mi ricordavo nulla). Inoltre, ho studiato il Raffronto tra il testo vigente della Costituzione ed il disegno di legge di riforma costituzionale redatto dal Servizio Studi del Dipartimento Istituzioni della Camera. Infine, per non farmi mancare niente, ho letto vari articoli e schemi di analisi sullo stesso argomento.
Dopo questi miei “umili” studi, ho elaborato da solo gli argomenti. Successivamente, ho esposto la mia analisi durante un incontro con alcuni amici, cosa la quale mi è stata molto utile. Quindi, ringrazio i vari interventi ed integrazioni di altri amici, senza i quali il lavoro non sarebbe stato così facile. Da tutto questo, ne sono usciti fuori alcuni appunti dell’incontro realizzato che vi trascrivo di seguito.
Nella mia analisi non mi dilungherò su ciò che è stato già approfondito in molti altri articoli pubblicati dove analizzano la riscrittura della costituzione che opera tale riforma costituzionale la rende illeggibile in molte parti, demolendo uno degli aspetti di eccellenza della nostra costituzione. Cioè, avere periodi brevi comprensibili e senza rimandi ad altre norme. In molti altri articoli, ad esempio, si trova (giustamente) la critica del fatto che dividendo la nuova costituzione le competenze tra regioni, stato e comuni, si rende molto più conflittivo e complicato il rapporto tra Stato, Regioni e Comuni, distruggendo di fatto l’autonomia dei livelli amministravi più decentrati.
Da questo testo di analisi ufficiale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°88 del 15 aprile 2016 che confronta la Costituzione prima e dopo la cura, risulta evidente il grave impatto di questa invasiva metamorfosi costituzionale. Cerchiamo di farne una sintesi, anche se consiglio a tutti la lettura della stesso; dato che ne va della vita nostra e dei nostri figli, nipoti e di tutta la popolazione!
Continuità con la modifica della costituzione del 2012 (governo Monti)
Una prima grave modifica della costituzione è avvenuta tra il 2011 ed il 2012 sotto il governo Monti (che ricordiamo come non eletto dal popolo), che fu limitata a pochi articoli ma che ebbe grande impatto, come commentato in questo documento della camera che descrive le riforme costituzionali attuato dal governo Monti.
La costituzione economia (a proposito…sapevate dell’esistenza di una costituzione economica? ) viene stravolta con l’inserimento in costituzione del così detto “pareggio di bilancio” che ci fa passare da una costituzione economica “social democratica” ad una costituzione economica “neo-liberista”; dove in pratica bisogna smantellare lo stato sociale e privatizzare tutto.
Da notare nelle discussioni dei padri costituenti il liberismo era considerato un esperimento fallito ed impresentabile già negli anni ’40! Ed è semplicemente grottesco che nel 2012 ce lo iniettano nella costituzione; tra l’altro spacciato come la cura di un male che lo stesso neo-liberismo ha già sedimentato e distorto, attaccando per 30 anni la nostra costituzione economica.
Nel dettaglio, nel 2012 vengono modificati gli articoli 41,81, 97,117,118,119. Qui, trovate degli approfondimenti rispetto all’introduzione del pareggio di bilancio in costituzione. Oltre al pareggio di bilancio è stato accentrato il potere nello mani dello Stato rispetto alle regioni, province e comuni; infine è stata riformata la magistratura.
Venendo ad oggi (governo Renzi), l’attuale disegno di modifica della costituzione trasforma moltissimi articoli della costituzione, è di fatto contiguo a quello del governo Monti; ma per molti aspetti anche ben peggiore.
Alcuni punti di impatto
Vediamo alcuni punti salienti che sono riuscito ad individuare. Sicuramente, ce ne sono molti altri che i mandanti (ESSI) di questa modifica costituzionale hanno sicuramente…. molto più chiaro di me. 😀
- Il potere viene concentrato nella Camera dei Deputati, Il Senato (non più eletto dal popolo) ha poteri limitati
- Il Consiglio Nazionale del Lavoro viene Cancellato
Una piccola digressione su questo organo: è composto dai rappresentanti delle categorie produttive del Paese, è un organo di consulenza delle camere e del Governo; ha anche iniziativa legislativa economica e sociale.
Tra l’altro, io non sapevo nemmeno dell’esistenza dello stesso (se non si conosce i propri diritti… questi ultimi non esistono!!); qui trovate un approfondimento su come è composto.
- Dieci esperti, qualificati esponenti della cultura economica, sociale e giuridica, dei quali otto nominati dal Presidente della Repubblica e due proposti dal Presidente del Consiglio dei Ministri
- Quarantotto rappresentanti delle categorie produttive, dei quali ventidue in rappresentanza del lavoro dipendente, di cui tre in rappresentanza dei dirigenti e quadri pubblici e privati, nove in rappresentanza del lavoro autonomo e diciassette in rappresentanza delle imprese
- Sei in rappresentanza delle associazioni di promozione sociale e delle organizzazioni del volontariato, dei quali, rispettivamente, tre designati dall’Osservatorio nazionale dell’associazionismo e tre designati dall’Osservatorio nazionale per il volontariato.
Quindi verrebbe eliminata ogni forma di rappresentanza, nonché di influenza del tessuto produttivo e sociale, nell’elaborazione delle leggi economiche e sociali.
3. Nella costituzione originale non c’erano riferimenti espliciti al trattato internazionale dell’Unione Europa; si parlava di generici trattati internazionali, con questa modifica viene privilegiato il trattato dell’Unione Europea, gli viene data incidenza nella costituzione stessa, snaturando l’articolo 11 della costituzione che recita:
L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.
Perché snatura l’articolo 11? La costituzione promuove e favorisce le organizzazioni internazionali che assicurano la pace e la giustizia fra le Nazioni e in condizioni di parità con gli altri Stati; però non si vincola (la costituzione) a prescindere ad una organizzazione in particolare, sia essa l’ONU o l’Unione Europea od il TTIP od altri trattati ed organizzazioni.
La costituzione può promuovere e può auto-limitare la sovranità solo fintanto che ne verifichi la funzione di mantenere la pace e la giustizia ed in condizioni di parità con gli altri Stati.
Per esempio, un tempo si credeva che i trattati dell’Unione Europea avrebbero potuto mantenere pace, giustizia e condizioni di parità tra gli Stati. Ma ad oggi l’Unione Europea, sta forse svolgendo la funzione di giustizia e di condizioni di parità tra i vari Stati dell’Unione? Sempre ad esempio tra Grecia e Germania esiste una condizione di parità e giustizia? (giusto per riferirmi ad un caso di ingiustizia e disparità noto a tutti).
Per cui vincolare la costituzione italiana e lo Stato Italiano ad una organizzazione internazionale in particolare non è compatibile con l’art.11; in più direi che di fatto l’Unione Europea non risponde ai requisti dell’Art.11
4. Nell’art.116 tolgono l’autonomia alle regioni, comuni, province e altre forme associative (come le comunità montane e quant’altro) . In passato non erano autonome (regioni,comuni, province ed altre forme associative) per quanto riguardava pace e giustizia. Con le nuove modifiche, non avranno autonomia anche riguardo alle politiche sociali, alle politiche attive del lavoro, all’istruzione, al commercio estero (chissà su quali standard di alto livello vogliono allineare tutti comuni, province e regioni d’Italia…)
5. Aggiungono il (folle) pareggio di bilancio anche alle regioni e comuni (pensate che se estendessero il pareggio di bilancio alle famiglie, nessuno potrebbe più fare un mutuo per la casa!)
6. Art.117 Stato e Regioni hanno podestà legislativa vincolata dall’ordinamento europeo (vedi punto 3)
7. Art 117 Si promuove la concorrenza (ipocritamente tanto cara al neo-liberismo, in realtà si spogliano delle difese le piccole realtà produttive e le si fa combattere direttamente senza tutele con i giganti multinazionali e finanziari)
8. Art 117 Si esplicita la Previdenza Complementare integrativa (le pensioni da miseria creano mercato per la previdenza privata)
9. Art 120 Il Governo si sostituisce alle Regioni, alle Città metropolitane, Comuni in caso di dissesto finanziario (prima le direttive europee e poi recepite dal Governo hanno creato il dissesto dei Comuni, che il Governo usa per imporgli le proprie scelte….ciao ciao democrazia!)
10.Art.134 Corte costituzionale un terzo eletta dalla Camera + Senato (non eletto); ne deriva maggiore influenza della maggioranza (eletta con il premio di maggioranza) sulla Corte costituzionale
11. Aumento da 50.000 a 150.000 firme per Proposte di Legge di Iniziativa Popolare (altro “ciao ciao” alla democrazia!)
12. Art.83 Elezioni presidente della repubblica con maggioranze non assolute e con meno votazioni (più facile piazzare il presidente che vuole la maggioranza, che bello…)
13. I Senatori (non eletti dal popolo) per regione saranno minimo 2 invece che 7, meno le province di Bolzano e Trento che avranno 2 senatori a testa, quanto le Regioni più popolate
14. Referendum a due velocità: per chi riesce ad arrivare a raccogliere 500.000 firme c’è quorum sui gli aventi diretto al voto; per chi invece riesce (addirittura) a superare le 800.000 quorum solo sul numero dei votanti alle ultime elezioni per la camera (mica male per chi dispone dei mass media far passare i propri referendum come meno votanti… furbi i ragazzi!!)
Pubblico questa prima versione dove sicuramente ho dimenticato vari interventi preziosi che i presenti spero mi aiuteranno a ricostruire nei prossimi giorni.
Roberto Innocenti